La "Manovra Finanziaria" "presentata" oggi "al colle" prevede un piccolo colpo di scena:
l'aumento del circa 1200% (milleduecento per cento) dell' "imposta" di "bollo" sui depositi titoli bancari.
Ovviamente i "dossier titoli" sono quel foglio di carta (o file informatico) dove e' elencato nome e quantita' dei titoli (azioni obbligazioni derivati ecc) che il povero cittadino acquista nella speranza di proteggere i propri ex risparmi.
(dico EX perche' ormai non si puo' piu' risparmiare: si tratta in genere di risparmi antichi.)
Il "governo" (?) Berlusconi-tremonti ha deciso di non implementare questo "bollo" in modo proporzionale ai risparmi stessi, ma in due scaglioni. Uno per chi ha "via" meno di 50.000 euro, ed uno per i ricchi che ne hanno di piu'.
A titolo di curiosità ho voluto vedere cosa succedeva ai risparmi, simulando vari casi, dai 2500 euro, in su, fino a 2.000.000
Ecco:
In pratica, una famiglia che abbia risparmiato 2500 euro guadagnerebbe con gli interessi solo 75 euro, ma ne deve 150 allo stato, dunque viene punita (per aver risparmiato) con un bel bollo superiore agli interessi.
Una famiglia che abbia via 5.000 euro deve dare tutto (il 100%) ai burocrati e politici statali (insomma, allo stato).
Una che abbia via 25.000 euro qualcosa guadagna, ma l'imposta di bollo raggiunge comunque il 20% dei profitti.
Chi ha via 100.000 euro viene tassato nella misura del 12,67%, chi ha via 500.000 euro nella misura del 2.53%.
Solo chi ha oltre 1.300.000 di euro in risparmi (un milione trecentomila euro) vede la sua bella imposta pesare per meno dell'1%.
Dunque, come e' giusto che sia, la Repubblica favorisce gli interessi dei piu' ricchi, incoraggiando chi eventualmente avesse poco denaro a possederne invece di piu'.
Un consiglio: se possibile, tenere in banca almeno un milione e trecentomila euro.
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