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Riporto pari pari questo interessantissimo articolo pubblicato sul blog "radiopassioni" : http://radiolawendel.blogspot.com/
Secondo la stessa fonte egiziano-danese, una terza frequenza in onde medie dalla Libia, anche i 1.449 kHz di un trasmettitore molto vicino al confine con la Tunisia a 150 km a ovest di Tripoli, sono stati spenti ieri sera, non si sa se per mancanza di energia o se per l'intervento degli insorti. In questo momento gli unici due trasmettitori in onde medie con programmazione di fonte governativa operano su 972 e 711 kHz, mentre una terza frequenza, 1.251 kHz, ripete i programmi di "Voice of Africa", il servizio internazionale in inglese, francese, hausa e swahili trasmesso anche in onde corte, secondo questa griglia di programmazione (l'orario è l'UTC di Londra, un'ora in meno rispetto a noi e la frequenza di 11.800 in francese è discretamente forte)1200-1400 Swahili Africa 17725 216951400-1600 English Africa 17725 216951600-1800 French Africa 11800 177251800-2000 Hausa Africa 11800E' il 2011 a Twitter sono iscritti 175 milioni di persone, ma per ascoltare la voce della storia nel suo divenire si devono accendere le onde medie. Leggete le trascrizioni di alcuni messaggi ricevuti su 1.125 e ditemi se altrove potete trovare cose paragonabili.The translation of the clip of 1125 kHz recorded by Mauno Ritola at 1119 GMT on 21 February. An announcer refers to the lengthy speech by Sayf-al-Islam, the son of Mu'ammar al-Qadhafi, shown on state TV the previous night (2259 gmt on 20 February) and says:"This is Radio Free Libya. From the slopes of the great Al-Jabal al-Akhdar [Green Mountain], we greet you all."Gentlemen, we witnessed last night's masquerade, and the speech by Sayf-al-Shaytan [Satan], not Sayf-al-Islam, son of the dictator, the young tyrant, who had also been hoping for the leadership."So what do we read into this speech? Firstly, every Libyan must have understood that Sayf-al-Ahlam [dreams] had changed his speech style, from that of the liberal discourse to the language of threat and intimidation."The translation of the clip of 1125 kHz made at 1030 gmt on 22 February (quello del filmato)One presenter says:"From the slopes of the great Al-Jabal al-Akhdar, gentlemen, we enjoy independence now, we enjoy peace, as we talk to you on these great waves, the waves of the Voice of Free Libya radio, which was launched with God's blessing hand in hand with the revolution since it started."Gentlemen, our frequency is 1125 kHz on mediumwave, AM or MW, and we have been joined by our sister Benghazi, our beloved sister Radio Benghazi, on the frequency of 675 kHz which is now broadcasting from the studios of the local radio in Benghazi. This is the Voice of Free Libya, the voice of the grandsons of Umar al-Mukhtar [resistance leader during the Italian colonization of Libya]."A second presenter then says:"This is the Voice of Free Libya radio, from the slopes of the great Al-Jabal al-Akhdar. Dear brothers and sisters, especially in the liberated areas, by the grace of God. We now want to say, and want to say it more than once in our broadcast this afternoon, that we have appeared before the whole world to be the fastest revolutions in the world, calm and peaceful. We are now in the stages of calm, especially in the liberated areas."Dear sisters, mothers at home, we have to economize a little now. People in the streets, at this time in the liberated areas, all armed forces, police and the support forces are all at their normal posts. We are now at a stage of pressure, not pressure [as heard] to remove this dictator from Tripoli, we are now in the final stages, we need to pray, to be calmer, we need to pray for those ahead of us. Which one of us has not visited Tripoli, which one of us has not shopped in Tripoli, which one of us does not love Tripoli, which one of us would not welcome the people of Tripoli, when they are in trouble and standing strong, these youth who yesterday went out to the 'Martyrs Square', which they [Al-Qadhafi supporters] call the Green Square or whatever."
Etichette: Libia, onde medie, radio e storia, rivolte, storia della radio
POSTED BY ANDREA LAWENDEL AT 15:31 | 0 COMMENTS LINKS TO THIS POST
Posted at 11:18 PM | Permalink | Comments (0)
L'ambasciatore Spogli, all'atto di lasciare il suo lavoro, invia un cablogramma finale a washington. Questo viene intercettato da Wikileaks, e Repubblica lo Ripubblica. Nel titolo, dimenticano di chiudere le virgolette. Anzi, le chiudono al punto sbagliato.
E cosi', quella che e' una critica a tutti i politici italiani, "in qualche modo simboleggiati da Berlusconi", diviene una critica SOLO a Berlusconi. Come dire che chi c'era prima, o chi (si spera) ci sarà dopo era diverso. Invece no, l'ambasciatore ha proprio scritto quei giudizi su tutti. Ma occorre leggere la versione originale:
Italian leaders' unwillingness and inability to address many of the chronic problems that plague their society - an non-competitive economic system, decaying infrastructure, rising debt, and endemic corruption - have caused concern among Italy's partners and given the impression of feckless and inefficient governance. PM Silvio Berlusconi has inadvertently come to symbolize this image. His frequent verbal gaffes and poor choice of words have offended nearly every demographic in Italy and many EU leaders.
Posted at 10:13 AM | Permalink | Comments (0)
Occhio che sto per dire una banalità: Sembra impossibile, ma e' gia' passato un anno....in pratica, il 16 febbraio 2010 finiva la nostra vacanza nizzarda (un mese e mezzo a far...ben poco!) e - dopo quesa occhiata perplessa - ...
..aveva inizio l'avventura di Fotodigitaldiscount a Nizza. Nello specifico, con un po di lavori di verniciatura.
In questo primo anno (dopo aver "aperto" il negozio a marzo) abbiamo conosciuto decine di persone, Francesi, Italiani, inglesi, russi, africani, di due o tre sessi diversi, e praticamente tutti gentili, aperti, disponibili ed interessanti. Il paragone con l'accoglienza che avevamo avuto a Como, e con le difficoltà di lavorare in Italia (per le quali come sempre occorre ringraziare il nemico, ovvero lo stato italiano) e' schiacciante. Oggi il negozio inizia a diventare un po' conosciuto (vengono clienti perfino da Cannes e Monaco)...
... ci siamo fatti tanti nuovi amici e....che dire....tornando indietro rifarei tutto.
Molto prima.
Posted at 11:59 PM | Permalink | Comments (2)
Il 6 febbraio e' morto Ken Olsen, fondatore della Digital Equipment Corporation. Me ne sono accorto solo ora, non avendolo letto prima da nessuna parte. Ma la DEC, tanti anni fa e' stata una superstar del mondo IT, e Ken considerato un "computing pioneer". Il fatto che nessuno ne abbia parlato....e' come se nel 2030 morisse Steve Jobs, nessuno ne parlasse e ben pochi ricordassero cosa fosse stata la Apple.
Beh, immagino questo scenario sia possibile.
LA frase "RSTS/E is on the air" la scriveva all'avvio sulla teletype il PDP 11/34 - il primo computer da me utilizzato, alle superiori - esattamente nello stesso anno che John Paul Young cantava "Love is in the air"
Dopo si doveva usare il Basic
10 INPUT A$
roba cosi', o scrivere comandi tipo
PIP DB1:[11,10]outfile.txt=DC1:[4,23]infile.txt
per fare l'equivalente di cut-and-paste.
Ci girava il Fortran, ed una volta (non a scuola: al mio primo impiego, e su un Vax, il figlio prodigio) ci abbiamo fatto girare un programma in Fortran per verificare se l'illazione di Fermat tenesse, fino a un N molto grande (anzi infinitamente grande, non avrebbe dovuto mai arrestarsi (a meno che l'illazione fosse errata))
Il giorno dopo il nostro programma era crashato, il VAX aveva detto "FATAL BUG CHECK", e l'AGIP dovette aspettare un giorno piu' del previsto il responso sulla validità di certi pozzi petroliferi su cui stava indagando. Va beh, piu' che di Olsen ho parlato di miei ricordi personali...ma senza di lui, non ci sarebbe stata la Digital, windows sarebbe ancora 16 bit "real mode" (probabilmente...), e la moderna concezione dell'interazione tra computer e utente sarebbe rimasta ad aspettare ancora a lungo.
E se non lo avessero detronizzato (a 66 anni mi pare) oggi forse avremmo Altavista, e non Google, a dominare i nostri schermi.
Posted at 12:56 AM | Permalink | Comments (0)
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