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Per vari motivi nelle scorse settimane mi e' capitato di confrontarmi con la questione della lettura della fotografia.
Avevo trovato sull'ottima rivista Reflex un ridicolo aricoletto di descrizione di una mostra di Giovanni Chiaramonte.
Ridicolo perche' usava (anzi usa: il numero di novembre e' ancora in edicola) iperboli roboanti (tipo: ... le immagini si propongono come contemplazione della dignità e della grandezza del fenomeno umano e sono in grado di prefigurare la condizione presente e futura della civiltà europea), accompagnandole da una fotografia per me insignificante, che qui riporto:
(How to read a photograph. I've been confronting this in the past week, after finding on the italian Reflex magazine the description of a photo exhibition by artist Giovanni Chiaromonte.
Point is, Chiaromonte's work was described by some ridicolous expressions such as.."images that show the dignity and the greatness of human phenomenon (?), and can anticipate present and future condition of european civilisation", and was illustrated by a (for me) incredibile instamatic taken in Milano:
Ora e' accaduto questo: ho scritto al Direttore della rivista, ironizzando un po' sulle parole usate per la mostra, e affermando che a me pareva solo la foto di un tram inseguito da un'auto rossa. La risposta del Direttore, gentile, mi spiegava che l'autore era un importante fotografo, e forse potevo approfondire un po meglio la faccenda. Successivamente un'altra risposta mi dava in modo piu' preciso dell'ignorante, invitandomi anche a imparare a leggere le foto
(what happened? I wrote to the magazine editor, making a sort of joke of the contrast among those words and that image (that I described as "a train followed by a red car in Milano"), and I got two replies: one by the editor himself, kindly suggesting that I take some time to understand who the author was. And another, by another person, that invited me to learn how to read a photo)
L'occasione di ieri a Menton era dunque ghiotta.
Ferrante Ferranti avrebbe infatti tenuto una breve conferenza sul tema "leggere la fotografia", sulla base di un libro appena pubblicato:
(so we jumped on the opportunity to listen to a speech by Ferrante Ferranti about the argument. Here is the cover of his book on the subject)
Ero un po' incerto su cosa ci avrebbe aspettato: forse un'altro critico alla Dipre', di quelli che usano parole ridicolmente enfatiche per descrivere qualunque "opera", sia essa un'indiscusso capolavoro, sia essa una qualunque immagine di un would-be photographer ?
Ebbene no. Ferrante, figlio di genitori italiani, nato in algeria e vissuto a Parigi (e questo già dice molto) e' risultato essere persona gentile nei modi, intelligente nell'esposizione e ultra sensibile nell'interpretazione delle immagini.
(I was unsure about what to expect: another reviewer like those on channels 850-899 in Sky Italian channel roster, telling big words out of any insignificant piece of "art" ?. Not so: Ferrante is a fascinating person, with italian parents, who was born in Algeria and grown in Paris. And this tells a lot already).
Durante la presentazione sono state mostrate immagini antiche e recenti, di fotografi noti e meno noti (...a me!), tutte decisamente affascinanti.
Abbiamo successivamente discusso con Anto della presentazione, e direi che potrei condividere queste osservazioni...
1) Leggere una fotografia vuol dire andarci dentro, insomma cercare di contestualizzarla nella sua epoca, in modo da capirne il significato anche storico.
Questo puo' implicare un certo lavoro di ricerca
2) Leggere una fotografia va fatto attivando tutte le proprie "antenne", dedicando a ciascuna immagine un tempo ragionevole
3) Le fotografie degne di lettura non sono (almeno in questa presentazione) le immagini create a tavolino, o magari ampiamente ritoccate a computer che producono tanti "artisti" oggi. Sono invece...direi immagini "oneste", mostrano qualcosa del mondo che ci circonda, cercano di farci notare o capire qualcosa.
(after the conference, I discussed with Anto what was explained (as usual he understood much more than myself, and this is not only due to the fact that she's better at French!). Some notes here:
1) To Read a photograph means dig into it, trying to understand when it was taken, and maybe doing some basic research of it.
2) To Read a photograph require the activation of all of one's senses, dedicating a reasonable amount of time to sort out all of the meanings (there are many more than on can see at first)
3) None of the images presented (that span a century, and were created by very different photographers) are artificial creation - and by this I mean totally recreated situations, or very much worked-upon with Photoshop). Rather, they are "honest" reproductions of reality we live in. Among all the images shown, I was very much taken by the cover of the book, that depicts a triangular relation among the photographer of the model, the photographer of the photographer of the model, and the model herself (who is an Italian actress)
Particolarmente affascinante l'immagine scelta per la copertina del libro, che mostra di fatto un triangolo tra il fotografo della modella, il fotografo del fotografo e della modella, e la modella (che poi e' un'attrice italiana famosa).
Aveva insomma ragione il Direttore di Reflex riguardo all'immagine di Chiaromonte ?
Nel metodo, direi di si. Nella sostanza...quell'immagine mi continua a sembrare quella di un autovelox, e le altre dell0 stesso autore che trovo in rete..mah. Occorerà dunque recarsi alla mostra, a Sondrio, per capire.
(in the end, was the editor of Reflex right ? Probably yes. But THAT image I continue to think was really done by "autoveolx" (an automated camera that shoots automatically to try and give out a ticket if one drive faster than 50 Km/h: it does not tell me anything at all (let alone the future of European people)
It would really take a trip to Sondrio (where the exhibition takes place) to find out.
Posted at 10:46 PM | Permalink | Comments (10)
A city with no noise is like a smell from the past: something that really hits you.
Una citta' senza rumore e' come un profumo dal passato: una sensazione violenta, rara.
So today, thanks for the visit of the China president to Nice we've had the chance to experience it.
Cosi', grazie alla vista oggi di Mr Jintao oggi abbiamo avuto la possibilità di riprovare questa sensazione.
One problem: it's hard to tell a silence story with pictures, and basically impossible with video (unless we shoot on Red and perform at Arcadia!)
Unico problema: e' difficile trasmettere la sensazione del silenzio con le immagini, e praticamente impossibile con un video amatoriale (a meno di riprendere con Red, e proiettare a Melzo)
I'll try anyway with these two images, I took friday evening in a totally silent Promenade des Anglais:
Posted at 09:12 AM | Permalink | Comments (3)
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