Penso sia il caso di fare il punto sulla Radio negli USA...ovvero il modello a cui si erano ispirate le prime radio pirata (successivamente private) in italia (nel 75), per poi deviare verso l'attuale uniformità sconcertante.
Partiamo pero' dagli aspetti tecnici.
Qui si usa ancora seriamente l'AM (onde medie), principalmente con stazioni "talk" o latine o religiose.
Il resto e' tutto in FM, dove le stazioni sono spaziate in maniera decente, e si possono sentire per decine e decine di km (miglia) senza alcuna interferenza.
Molte stazioni trasmettono anche in digitale, col sistema HD su cui tornero' piu' avanti.
Quiasi tutte hanno lRDS che identifica, oltre alla stazione, il tipo (format, esempio: "country", "religious", "Rock"); la stazione rispetta effettivamente quanto dichiara,
Siamo mille miglia lontani dall'italia, dove a leggere l'RDS risulta che Radio Maria faccia "Traffic Information".
Inoltre molto spesso l'RDS trasmette il nome del brano in onda e l'autore. In italia lo fanno ben in pochi, ad esempio a Milano mi pare solo 105 Classic sui 98.7. Complimenti ai nostri editori radiofonici, che forse non sanno che questa pratica (di trasmettere il nome del brano in onda) e' comune anche in Grecia e altri paesi considerati "meno avanzati".
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Contenuti e Format
I format sono molto ben differenziati, come dicevo "rock", "country", "soft", "jazz", "oldies", ecc. Praticamente in ogni
zona si ha un'ampissima scelta di tipologie di stazioni, a seconda dei propri gusti del momento. Nessuna stazione e' ripetuta su piu' frequenze (vedi r 101 che a Milano usurpa mi pare 4 frequenze per lo stesso programma.
L'FCC (Federal Communication Commission) sembra non assegnare licenze a stazioni che siano troppo uguali, ovvero le licenze sono fatte in modo da differenziare quanto piu' possibile l'offerta. Insomma, negli usa non ci tocca sentire tante radio "solo-grandi-successi-i-classici-di-tutti-i-tempi-ovvero-almeno-una-volta-ogni-ora-la-maledetta-nannini"
Dunque qui non c''e RDS la cui musica e' uguale a quella di RTL la cui musica e' uguale a quella di "montecarlo-si-fa-per-dire", la cui musica e' quasi uguale a quella di Deejay la cui musica e' uguale a quella di Capital la cui musica e' ugiale a quella...(chiarisco: le radio che cito sono ben diverse una dall'altra la ma musica e' sempre la stessa, o quasi, o almeno c'e' sempre la Nannini con il maledetto ciao, ma possibile che a tutti i direttori artistici sia piaciuto ? Ma proprio a tutti??).
In queste radio us spesso i conduttori stanno out-of-the-way, o almeno evitano di passare le ore a chiedere agli ascoltatori cosa ne pensano di qualunque cretinata passi loro per la mente.Oppure parlano come da noi, ma se si "gira" si trova sempre una stazione dove non si blatera. (nota a margine: "Clear Channel Communication" ha fatto una policy per cui non si tollerano volgarità in onda, volgarità che sono il motivo per cui mi e' impossibile l'ascolto di deejaiy ad esempio).
Esiste qui poi anche un Servizio Pubblico, "National Public Radio", che potrebbe assomigliare un po alla Radio3 della Rai: programmi di qualità, molto differenziati, ma senza pubblicità.
Inutile dire che la radio pubblica non cerca di rubare i ricavi alle private trasmettendo pubblicità, o copiandone i "format" (vedi Radio2 Rai che cerca di copiare le privvate con i soldi del canone).
Un altro aspetto interessante e' che non esistono i network, come del resto in televisione. Si tratta sempre di radio locali (e di tv locali), alcune delle quali pero' sono in rete per le notizie, e per alcuni programmi di altissima qualità. come ad esempio quello di Delilah alla sera (l'abbiamo sentita su sunny105.5, e su almeno altre quattro stazioni,
questo e' l'elenco), o alcuni talk shows (uno era sui problemi di chu usa i computer, ma non ho capito il nome del conduttore).
In ogni caso la proprietà e' spesso centralizzata, diciamo secondo il metodo "think global-act local". Ad esempio, Clear Channel Communication possiede 900 (novecento) stazioni radio locali, ciascuna con il suo format.
Intressante notare che i ricavi del gruppo sul solo fronte radio sono circa 3.5 "billion dollars" (3,5 miliardi di dollari, ovvero 2.5 miliardi di euro, che diviso 900 stazioni fa 2.7 milioni di euro di fatturato annuo per stazione.(e si tratta di locali).
Sarebbe interessante chiedere, ad esempio ad RTL, quanto fattura per ciascun suo trasmettitore (esempio: quanto ricava dai 91.4 di milano città (frequenza che copre circa l'area di una stazione FM usa)) ? Immagino infinitamente meno, ma non so. O forse il conto non si puo' fare, perche' su 91.4 c'e' lo stesso programma che c'e' su 102.5 (e si sentono tutte e due benissimo).
Una nota sulla promozione.
Le radio si promuovono con ampi cartelloni stradali. In genere non ci sono slogan pensati da geniali creativi che interpretano i briefing, ma solo quanto serve ovvero LA FREQUENZA SCRITTA IN GRANDE, e il format (esempio: Your Oyster County Country Radio").
E' tutto quello che occorre, e mi fa istantaneamente "girare" sulla frequenza corrispondente (almeno per un po).
Infine -- il passaggio a digitale, HD Radio
Un buon numero di stazioni trasmette anche in HD. Ovvero in digitale, ma sulla stessa frequenza ((AM o FM) su cui trasmette in analogic (questo a differenza del DAB che usa frequenze tutte diverse (oltretutto chiamandole "blocchi") o del DRM che usa le stesse frequenze ma eliminando la trasmissione precedente (come Radio Vaticana su 1611 che quando trasmette in digitale risulta essere un solo grande TTTRRRRRRRRRRRR per le radio analogiche (ovvero il 99.99999999999999999% deli ricevitori esistenti).
Il sistema HD , adottato solo negli usa (e sperimentato se non sbaglio in italia per qualche settimana da Otto FM di Varese) utilizza sostanzialemnte delle sottoportanti (come il segnale A-B per lo stereo analogico, o il segnale RDS) per trasmettere alcuni stream a una velocità variabile da 20 a 300 kbps con un codec proprietario.Senza eliminare il programma tradizionale analogico, sulla solita frequenza (in realtà riducendone la "potenza" di una quantità variabile dall 1% al 10%).
Interessante il fatto che l'FCC imponga che la qualità del segnale HD debba (debba!!) essere migliore di quello FM (parlo di bassa frequenza)
Altro che il nostro DAB che suona peggio (e perfino RTL suona peggio rispetto all'analogico (almeno in DAB normale, non so in DAB+ perche' non ho ancora trovato una sola maledetta radio in vendita che lo riceva).
Per non parlare della bella idea di trasmettere in Mono per "far stare" piu' stazioni in "un blocco" (ad esempio Radio Vaticana 105 che a Roma ha un suono FM da favola in DAB e' una schifezza monoaurale!).
Mi meraviglia molto il fatto che gli editori radio italiani non si siano mobilitati per l'adozione del HD anche in italia. Il sistema permette infatti di capitalizzare sulle frequenze esistenti, e di fornire un "migration path" morbido verso il digitale.
Oltre a permettere di trasmettere uno o due canali addizionali, che qui in genere usano per ritrasmettere i vecchi format abbandonati come ad esempio se R 101 su una sottoportante tarsmettesse la mitica RMI (hahaha! Scommetto non hanno neppur le registrazioni!), oppure se Virgin trasmettesse su una sottoportante RIN, o magari RMC un bel programma con Awanagana o Robertino (quelli sui 1466chilocicli pari a "205 metri").
O magari il fumorama di Herbert Pagani.
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